Tutta la verità sulla raffinazione della farina bianca
Farina bianca: le insidie.
La farina bianca è la farina che che abitualmente è presente sulle nostre tavole sotto forma di pane, pasta e dolci.
Questo tipo di prodotto industriale, arriva a noi "impoverita" ed anche se ci sembra perfetta nel suo candore ed impalpabilità, non ha più nulla di naturale.
Infatti, viene privata di due parti fondamentali del seme del grano: la crusca all’esterno ed il germe all’interno.
Numerose malattie croniche hanno origine proprio da una dieta basata principalmente su questo prodotto.
Fino a pochi anni fa, il pane bianco non era utilizzato. Veniva consumato essenzialmente il pane integrale.
Il pane bianco è stato infatti introdotto solo negli anni 50-60, in nome di un progresso economico e tecnologico.
Ma non si è tenuto conto della salute degli esseri umani. Così che è iniziata la somministrazione di grano impoverito.
Negli anni ’50 inoltre, i più grandi agronomi italiani hanno iniziato ad interessarsi a coltivazioni di frumento, geneticamente trasformato. Lo scopo era quello di arrivare a produrre un frumento, in grandi quantitativi e resistentissimo ad eventi esterni. In questo modo si è arrivati a produrre un grano impoverito, quasi privo di sostanze nutritive.
Tutto questo, intervenendo geneticamente sulle coltivazioni.
Farina arricchita
Proprio per compensare la mancanza dei principali nutrienti, è iniziata la produzione delle famose "farine arricchite", Quindi, cosa fanno le grosse industrie di raffinazione del grano? Aggiungono quattro o cinque vitamine e minerali inorganici, pensando così di compensare quelle sostanze che si trovano nella crusca e nel germe.
Si verifica quindi una perdita di fibre, a causa del processo di raffinazione del grano.
Il consumo eccessivo di farina bianca su cosa influisce?
La produzione di insulina da parte del nostro organismo è direttamente proporzionale al consumo di prodotti raffinati; più ne mangiamo, più insulina viene da noi prodotta.
Devi sapere però, che l’insulina favorisce il deposito di grasso, un rapido aumento di peso e di trigliceridi, responsabili anche di malattie cardiache.
In questo modo sovraccarichiamo di lavoro il pancreas e questo porta al blocco di produzione di insulina, con comparsa di ipoglicemia (poco zucchero nel sangue) o di diabete.
Non a caso il diabete risulta essere una delle malattie più diffuse negli ultimi decenni. In Italia la situazione è allarmante. Ogni anno la percentuale di celiachia e di intolleranza al glutine, presente nel frumento, cresce del 10 %.
La farina di grano raffinata è anche la causa di infezioni, in quanto gli elevati livelli di zucchero nel sangue, creano il terreno fertile per batteri dannosi.
La conseguenza: indebolimento del sistema immunitario.
Purtroppo, ci sono altre cose che devi sapere e non sono notizie confortanti.
La farina usata per fare il pane bianco viene sbiancata chimicamente, in modo analogo alla candeggina usata per sbiancare il bucato.
E quindi cosa succede? Ingeriamo anche i residui chimici degli sbiancanti.
Vengono utilizzati differenti prodotti chimici sbiancanti, ma sono tutti altamente tossici.
Eccone alcuni: l’ossido di azoto, ossido di cloro e nitrosyl e perossido di benzoile miscelato con sali chimici vari.
Un agente sbiancante in particolare, l’ossido di cloro, se combinato con qualsiasi tipo di proteine, ancora rimaste nella farina, produce allossana.
Allosana tossica presente nella farina bianca
L’allossana è tossica ed è stata utilizzata per provocare la malattia del diabete a cavie da laboratorio. L’ossido di cloro viene impiegato anche per aumentare la conservazione dei prodotti a base di farina bianca.
Inoltre, durante tutto il processo di produzione della farina bianca, si verifica la perdita di grandi quantità di elementi nutritivi e vitamine, come gli acidi grassi insaturi, che vengono eliminati durante la fresatura.
Il risultato finale che arriva sui banchi alimentari, è un prodotto a base di proteine di scarsa qualità e amido modificato.
Ma, per quanto riguarda la perdita di sostanze nutritive, non è tutto.
Infatti, vengono distrutti, durante la lavorazione, circa il 50% di tutto il calcio, il 70% di fosforo, l’80% di ferro, il 98% di magnesio, il 75% di manganese, il 50% di potassio, e il 65% del rame .
Come se non bastasse, si perdono circa l’80% di tiamina, il 60% di riboflavina, il 75% di niacina, il 50% di acido pantotenico, e circa il 50% di piridossina, durante tutto il procedimento di raffinazione.
Ma non solo....gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati...
(es. farina bianca, pasta, prodotti lavorati, cibi devitalizzati, etc..) richiedono poco metabolismo ed entrano rapidamente nel flusso sanguigno. Questo determina un improvviso aumento di zuccheri nel sangue.
A questo punto, il pancreas, l’organo che regola la quantità di insulina che viene rilasciata nel sangue, è sottoposto ad un lavoro estremo a causa dell'aumento improvviso di zuccheri.
Questo provoca una forte diminuzione della glicemia (solitamente entro un’ora) ed una conseguente sensazione di letargia, confusione mentale, debolezza e senso falso di “fame!
L' intero processo appena descritto, dà luogo ad una forte acidità che, secondo molti studi scientifici, è una delle cause principali di ogni malattia.
E, come se non bastasse, lo zucchero introdotto attraverso questi prodotti alimentari, è anche la causa di aumento del peso corporeo, per l' innaturale contenuto calorico e per l'alterazione del metabolismo.
Alcuni studi pubblicati da parte del Ministero della Salute degli USA, dimostrano tutto quanto sopra espresso.
E' stata fatta una sperimentazione su due gruppi di persone,
alimentato con lo stesso identico numero di calorie, con la differenza che, un gruppo ha assunto calorie da zucchero e prodotti raffinati.
Mentre l'altro gruppo, le calorie le ha assunte da cereali integrali, frutta e verdura. Il primo gruppo ha aumentato il suo peso, ma il secondo no.
Ecco cosa significa: se due gruppi di persone sono alimentate con un identico numero di calorie, un gruppo le prende dallo zucchero , l'altro da cereali integrali, frutta e verdure, cosa accade? Il primo gruppo aumenta di peso, mentre l’altro no.
Altri esperimenti sono stati effettuati su ratti di laboratorio, alimentandoli con farina bianca raffinata: sono morti nel giro di una settimana-10 giorni.
Tutto quanto esposto fino a questo punto, è una ulteriore prova di quanto l' uomo sia capace di manipolare qualsiasi cosa che la Natura offre, trasformando i prodotti naturali, inizialmente amici della nostra salute, in qualcosa di ostile e dannoso per il nostro organismo.